1988, la sofferta inaugurazione del primo Sottopasso sul Terraglio

DC TERRAGLIO sottopasso scavoDoveva segnare una svolta, la realizzazione del sottopasso all’inizio del Terraglio. Ovvero: l’eliminazione “in breve tempo” dei passaggi a livello che accerchiavano il centro di Mestre, in particolare nella zona dei Quattro Cantoni dove la vicinanza con il quadrivio non consentiva di smaltire con facilità le code che andavano formandosi ogni volta che le sbarre si abbassavano. Anche perchè a poca distanza, in diagonale, accadeva lo stesso all’inizio di via Castellana, sempre sulla linea Venezia-Trieste.

Circa due anni di lavori per scavare e realizzare il manufatto. Non senza problemi e polemiche, con interruzioni dei cantieri anche per infiltrazioni: e poi, nel corso degli anni, frequenti modifiche alla possibilità di utilizzare in tutti i sensi di marcia il sottopasso.

DC TERRAGLIO sottopasso gru

A causa della carreggiata un po’ stretta spesso è stato applicato il senso unico verso Treviso con corsia preferenziale per gli autobus ed altri mezzi di pubblica utilità in entrata a Mestre. Non sempre concesso quindi il doppio senso di marcia. All’epoca dei cantieri (seconda metà degli anni ’80) tutta la zona era al centro di una profonda trasformazione.

Ad appena qualche centinaio di metri, altri cantieri facevano sorgere via Giovanni da Verrazzano, congiungendo in modo più celere la Tangenziale al centro di Mestre (anche il viadotto che sovrappassa il Terraglio fu realizzato in un secondo tempo, lasciando per un periodo le tuttora esistenti corsie laterali dove sorgono, tra l’altro, i distributori).

Per l’inizio di via Terraglio la rivoluzione interessò le laterali, in particolare via Bruno Nao, via Pastrengo e via San Damiano che avrebbero subito alla termine dei lavori particolari modifiche all’accesso carrabile.

DC TERRAGLIO sottopasso camionLe immagini sono tratte da una brochure della ditta che costruì il DC TERRAGLIO sottopasso finitosottopasso, la CIFA (Costruzioni Idrauliche Ferroviarie Autostradali) di Fossalta di Portogruaro, società del Gruppo Furlanis.

I progettisti erano Mario Zambon e Massimo Bottacin, il direttore dei lavori l’ingegner Salvatore Vento che per decenni ha seguito per il Comune di Venezia la realizzazione delle principali opere.

Il sottopasso fu il primo a Mestre ad avere in dotazione una pista ciclabile sopraelevata rispetto alla sede stradale.

 

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