Julì e le vite nell’ombra della stazione. Un “corto” di Andrea Canova
La giornata tipo di una donna africana, Julì. Il quotidiano trascorrere delle ore suo e di tanta altra gente che vive nell’ombra. Sullo sfondo, la stazione ferroviaria di Mestre. Da qui è partito il regista Andrea Canova, vicentino di origine, per realizzare nel 2007 un cortometraggio intitolato come la protagonista: Julì.
“Durante l’estate del 2007, vinsi una borsa di studio per un Master in documentarismo presso lo IED di Venezia (“FILMMAKER: il documentario come sguardo” tenuto da Bruno Oliviero, Cristina Casini e Silvio Soldini) . Ogni studente doveva realizzare un breve documentario entro la fine del corso. Io decisi di raccontare la stazione di Mestre e quegli squarci di vita di persone ai margini della società (per lo più tossici, prostitute, senza tetto, senza lavoro, ecc.) che la vivevano giorno e notte. Erano come delle ombre nel via vai di turisti indifferenti che da tutto il mondo passano per Mestre prima di arrivare a Venezia. Rimasi più di un mese in stazione per conoscere più da vicino le loro realtà e le loro storie e mi colpì in particolar modo quella di una donna africana di nome Julì“.
Da cronista televisivo conosco la diffiicoltà a girare anche solo brevi filmati per i notiziari all’interno delle stazioni ferroviarie. E’ stato complicato per un giovane filmaker ad ottenere tutti i nullaosta necessari?
“L’unico problema l’ho riscontrato con le società private che gestivano la stazione, diffidenti e restie fino all’ultimo nel concedermi un permesso adatto alle mie esigenze. Richiesi l’autorizzazione per girare in stazione e, dopo una lunga ed estenuante attesa, mi fu data ma solo per tre ore. Dovetti quindi filmare tutto in poco tempo e mi concentrai solo su Julì, che apparve in stazione quel giorno, ricavandone un ritratto breve ma intenso. Le riprese furono concentrare in tre ore, ma dal momento che avevo instaurato dei buoni rapporti con i lavoratori, i volontari e molti di coloro che dormivano o passavano le loro giornate in stazione, riuscii ad ottenere un via libera informale per completare il mio lavoro con ulteriori riprese notturne”.
Chi sono gli “attori” nel tuo film?
Le persone che sono riuscito a riprendere da vicino erano quelle con cui avevo stretto un rapporto di reciproca fiducia e conoscenza e sapevano che volevo filmare alcuni momenti della loro giornata in stazione. Il cortometraggio dal titolo “Julì” è stato presentato, assieme agli altri corti del Master, al Festival Filmmaker di Milano.
La versione definitiva del cortometraggio “Julì”
Andrea Canova è filmmaker e autore di documentari e cortometraggi di finzione. Veneto di origine, vive e lavora a Napoli dal 2007 dove, oltre a relizzare numerosi laboratori audiovisivi nelle scuole, si autoproduce alcuni documentari brevi come “Gridas: stelle, formaggi, bolle d’aria” (vincitore del Festival Periferia Immaginaria 2009 di Scampia) e “Aret’à palm” (Napoli Film Festival 2009). Nel 2010 fonda l’etichetta di cinema indipendente Rabbizfilm.
lo showreel di Andrea Canova
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