Dino Boscarato “A tavola alle 7” con Ave Ninchi e Luigi Veronelli
“Non è mica tanto ortodosso, sai, cucinare in saor altro pesce che non siano le sarde, le soglioline e le acquatelle”.
Con un sorriso che definirei sardonico (quindi assolutamente in tema), Dino Boscarato, il titolare del Ristorante dall’Amelia di Mestre, mise in riga in diretta nazionale e senza scomporsi troppo il gastronomo Luigi Veronelli, pioniere riconosciuto dello spiegare l’arte di cucinare in programmi televisivi. “A tavola alle 7” fu il primo interamente dedicato all’argomento.
Correva l’anno 1976. Da due anni la Rai produceva la fortunata trasmissione che vedeva Veronelli quale commentatore tecnico a fianco dei presentatori delle varie edizioni: Delia Scala, Umberto Orsini ed infine Ave Ninchi. E Boscarato, in questa storica puntata, venne chiamato per illustrare la ricetta delle sarde in saor. Dove Veronelli insisteva però sul fatto che a lui piaceva associare il saor a tutto il pesce che gli avanzava. E lo chef mestrino non era così d’accordo…
Quell’apparizione alla tivù nazionale non fu isolata.
“E’ capitato diverse volte”, ci ripensa la moglie di Dino, Mara De Lucia. “Con Pippo Baudo in particolare, soprattutto quando mio marito era alla guida dell’associazione internazionale dei sommelier”. Marco, uno dei due figli ricorda anche un paio di viaggi negli Stati Uniti con il medesimo scopo. Ma come viveva Dino Boscarato le ospitate televisive?
“Secondo me papà era un po’ timido, e aveva dei modi”di fare (tipo toccarsi le mani, delle pause nel discorso parlato, etc.), che comunque gli davano sicurezza, creavano simpatia e lo avvicinavano all’interlocutore”.
“Ma per quanto timido”, prosegue Mara, “era ben felice di partecipare ed anzi si scioglieva dopo un primo impatto e si calava bene nel suo ruolo televisivo”.
Con Veronelli, chiediamo a Marco, Dino aveva un bel rapporto di amicizia e frequentazione?
“Certamente sì. Frequentazione non assidua, ma amicizia e stima reciproca assolutamente sì. Ricordo l’ultimo incontro, avvenuto credo a novembre 2003, quattro mesi prima che mio papà morisse, quando abbiamo presentato un libro di Veronelli a Mestre per la rassegna A tavola con l’autore. Luigi, già malato e quasi cieco (aveva seri problemi di diabete che l’avrebbero portato alla morte l’anno successivo), è voluto salire in casa, da dove mio papà, malato di enfisema polmonare, non si muoveva ormai più, per salutarlo. È stato un incontro molto toccante”.
Lo spezzone della trasmissione Rai del 1976 è al link youtube_http://www.youtube.com/watch?v=5xwnUjh7rpw
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